Si è concluso con successo il laboratorio teatrale comunale curato da Marco Santamaria, che ha visto la partecipazione di un gruppo eterogeneo di cittadini, tra cui anche persone provenienti dalle zone colpite dal terremoto. Il percorso si è chiuso con la messa in scena di Pinocchio, rivisitato in chiave contemporanea e simbolica.
Lo spettacolo ha preso spunto dal testo originale di Carlo Collodi, mantenendone l’impianto narrativo ma riscrivendo alcune scene per esplorare con maggiore profondità i temi della crescita personale, della libertà e della ricerca di identità. Attraverso un linguaggio visivo moderno e riflessivo, la rappresentazione ha voluto parlare a un pubblico ampio, offrendo una lettura trasversale e universale della celebre favola.
«Pinocchio per noi non è solo un burattino che vuole diventare bambino, ma il simbolo di un percorso interiore in un mondo che cambia», raccontano i protagonisti. «Ogni personaggio che incontra rappresenta un aspetto ambiguo e complesso della realtà, sospeso tra sogno e verità. La regia è il frutto di idee condivise, nate dal confronto e dalla creatività collettiva di tutto il gruppo».
Il Comune di Monteprandone ringrazia il regista Marco Santamaria per la professionalità e l’impegno, e tutti i partecipanti per l’entusiasmo e la passione che hanno reso possibile questa esperienza di arte e comunità.
L’iniziativa conferma il valore del teatro come strumento di crescita culturale, integrazione sociale e arricchimento personale.
Lo spettacolo si terrà il 1 Giugno alle ore 21:00 al Centro Pacetti di Centobuchi in via San Giacomo.
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