Riparte l’attività culturale dell’Associazione Alchimie d’Arte. Primo appuntamento con lo scrittore Gino Marchitelli

Riparte l’attività di Alchimie d’Arte dopo la chiusura delle vacanze estive del 2024, con il programma autunnale che consta di ben quattro eventi culturali e uno di Arte.

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Descrizione

Si parte subito  con il ritorno di Gino Marchitelli e la sua ultima opera letteraria che già è diventata un successo di vendita e di critica dal titolo “Milano incidente mortale”,  Fratelli Frilli editori.

L’evento si svolgerà Sabato 21 settembre ore 18.35 presso la sala riunioni di Piazza dell’Unità a Centobuchi. L’evento come sempre è Patrocinato dal Comune di Monteprandone e si  avvale delle collaborazioni  di Avis Monteprandone e Auser insieme Monteprandone. Con gli sponsor Farmacia S. Giacomo di Fabrizio Roncarolo e Code Service di Lino Damiani.

L’evento sarà condotto da Domenico Parlamenti e da Enrica Consorti d’Arte, La voce recitante sarà quella Enrica Consorti. Gli artisti che esporranno nel corso della serata sono Emidio Mozzoni e Luigi Pierantozzi. 

Date e orari

2024 21 set

18:30 - Inizio evento

2024 21 set

20:30 - Fine evento

A chi è rivolto

A tutta la cittadinanza

Costi

Evento gratuito

Contatti

  • Telefono: 3284682561

Ulteriori informazioni

L'Autore

Gino Marchitelli Luigi Pietro Romano Marchitelli è organizzatore dei Festival letterari Maggio in giallo, Salento in noir e Giallo Verbania. Nato a Milano il 23/05/59. Ideatore del commissario Matteo Lorenzi di Lambrate e Cristina giornalista di Radio Popolare. Ha scritto numerosi romanziMorte nel trullo, Qvimera, Il pittore, Milano non ha memoria, Una storia di tutti, Il barbiere zoppo, Sangue nel Redefossi, Bentondo e gatto Peppone, Il segreto di piazza Napoli, Milano tra Utopia& Rivoluzione, Il covo di Lambrate, l’Assenza, Campi Fascisti-Una vergogna Italiana, Panico a Milano, Delitto in piattaforma, Milano, Incidente mortale.

Daniele Bianchessi: è direttore editoriale di Giornale Radio, direttore della webradio musicale Radio On, Presidente dell'Associazione Arci Ponti di memoria e responsabile della collana editoriale Contastorie di Jaca Book. Dal 1976 lavora per numerose testate: Radio LombardiaRadio OcchioRadio RegioneTelemilanodueRete AAntennatre. Nella sua lunga carriera collabora inoltre con RAIRadio PopolareMucchio Selvaggio, il quotidiano l'Unità, i settimanali Avvenimenti e L'Europeo. Dal 1988 al 1999, è fondatore, direttore della sede milanese, conduttore, inviato e cronista parlamentare di Italia Radio. Diviene caporedattore per Radio 24 - Il Sole 24 Ore, poi collaboratore fisso. È autore di oltre quaranta tra libri, prefazioni, interventi pubblicati dai più importanti editori italiani. Daniele Biacchessi scrive libri d'inchiesta sul terrorismo (gli omicidi di Walter Tobagiomicidio di Luigi CalabresiFausto e IaioRoberto FranceschiMassimo D'AntonaMarco Biagistrage di Bolognastrage di piazza Fontanastrage di Usticastrage di piazza della Loggiastrage dell'Italicusstrage del Rapido 904). In particolare è il primo giornalista a svelare i retroscena sulla fuoriuscita di diossina dalla ICMESA di Seveso il 10 luglio 1976 e sull'omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci il 18 marzo 1978. Biacchessi ricostruisce in un libro il caso di malagiustizia di cui fu vittima Enzo Tortora. Nel libro Passione reporter, Biacchessi riunisce per la prima volta le storie di Ilaria AlpiMaria Grazia CutuliAntonio RussoEnzo BaldoniRaffaele Ciriello. Negli ultimi anni raccoglie in alcuni volumi le storie dei combattenti della lotta di Liberazione e della Resistenza italiana.

Dalla Prefazione di Daniele Bianchessi

“Il personaggio del commissario Matteo Lorenzi è una fortunata invenzione di Gino Marchitelli: autore e giallista, militante politico e agit-prop culturale, organizzatore di festival del giallo e scrittore di azione. Lorenzi sarebbe pigro, ma non ama i soprusi istituzionali, gli scavalcamenti dei lacchè del potere, quelli che si prendono meriti che non hanno e non possono avere. Per questo non ha fatto carriera. Di suo Lorenzi sarebbe uno che segue la preda passo dopo passo, la pedina con astuzia, la fa uscire allo scoperto. È uno sbirro di altri tempi che segue le indagini con un sistema antico, ma sempre efficace:l’analisi accurata delle carte, degli indizi, del comportamento dei criminali, dei loro vizi, degli amori, delle passioni, delle debolezze. Dal suo osservatorio del commissariato di Lambrate, Lorenzi allarga quel buco del recinto che gli occhi normalmente non vedono: si tratta di vuoti impercettibili, falle del sistema del potere criminale. Quando riesce ad entrare all’interno del perimetro, attraverso la minuscola fessura, si muove con passi felpati, ma decisi”.

Pagina aggiornata il 17/09/2024