E' situata sulla collina prossima alla strada Salaria, a circa 4 chilometri dal colle dell’antico incasato. Nelle pagine catastali l’antica struttura è denominata "Palazzo di cento busci" o "cento buche", da cui deriva il toponimo della zona in cui si trova. I buchi erano tipici degli edifici antichi in cui venivano inserite le travi di legno per la loro costruzione. Il palazzo, originariamente utilizzato per il controllo del territorio dai nobili Odoardi, fu ereditato dalla famiglia Nicolai dal marchese Diotallevi, che agli inizi del XX secolo lo ristrutturò così come è visibile oggi. Il complesso ha una superficie di 5 ettari e si sviluppa su due livelli: dal cancello principale, che affaccia sulla via Salaria, si accede direttamente al parco attraversato da sentieri ricchi di statue d’epoca, isole verdi, palme, fiori variegati e due secolari cedri del Libano. Raggiunto il piano superiore, lo scenario che si apre è quello di un ampio giardino fiorito dove svetta la residenza principale ed a pochi metri, lateralmente è posta una splendida costruzione, oggetto di un fedele restauro conservativo, un tempo utilizzata come granaio e rimessa per i cavalli. Completa la splendida cornice il bosco a ridosso del complesso, luogo adatto per suggestive cerimonie ed eventi all’aperto.