La gastronomia di Monteprandone è tra le migliori espressioni della dieta mediterranea. Da secoli qui si mangia sano, come naturale conseguenza di uno stile di vita rurale vocato all’autoconsumo della produzione agricola. Cereali, vegetali, olio extra vergine sono elementi cardini della tavola locale. D’altro canto basta fare una passeggiata per le campagne, guardarsi intorno e capire quanto sia forte il legame tra enogastronomia e agricoltura. Colline coltivate a vite, uliveti secolari, frutteti e aie per animali da cortile rappresentano le produzioni monteprandonesi più radicate. Il mare è a due passi e nella cucina popolare non manca mai pesce fresco, spesso di piccola taglia, abbinato a ortaggi. Il clima mitigato dalla vicinanza al mare e rinfrescato dalla sua brezza crea condizioni ideali per la stagionatura dei salumi. La norcineria è un’arte ben nota tra i contadini locali, per cui vi capiterà di assaggiare salami, lonze e prosciutti ben invecchiati, ideali da accompagnare a un calice di Pecorino o Rosso Piceno. Tra i prodotti migliori si annovera sicuramente l’olio, ottenuto da cultivar autoctone come l’Ascolana Tenera che lo rendono profumato e ricco di polifenoli. A Monteprandone si possono assaggiare anche le olive fritte all’ascolana e i maccheroncini di Campofilone, pasta all’uovo tagliata finemente a mano, con ragù alla marchigiana. Durante il periodo natalizio il dolce tipico è il frustingo, impasto composto da frutta secca, cioccolato, liquore, canditi, olio e caffè mentre la Pasqua si festeggia con pizze di cacio e piconi come vuole la grande tradizione di cucina monastica qui fortemente radicata.